4 apr 2023

SANTA KLAUS

 


Le notizie provenienti dal Donbass insanguinato, hanno stimolato l'immaginazione di MAD connettendola ad uno scatto fatto tempo prima in un piccolo deposito abbandonato. 

Dentro il quale un bulldozer -anch'esso reso inutilizzabile dal tempo- pareva richiamare quelle immagini di distruzione.

L'utilizzo parallelo di più filtri digitali e l'inserimento di varie schegge di giocattoli rotti crea un complesso in cui si contrappongono la crudezza di un bianco e nero quasi da incisione con la vivacità del colore tipica del prodotto da bambini. 

Il tutto dominato dalla trasparenza di uno sguardo che esce da una nuvola, forse di fumo, forse di tempesta.

Da notare i riferimenti grafici alla Z, tipica sigla scritta sui mezzi bellici russi nella guerra ukraina; il disegno sul muro, chiaro riferimento-omaggio a Bansksy; e l'elicottero nero che forse porta carbone, forse esplosivo.


Tecnica mista digitale stampata su tela, matite colorate e pennarelli 

50 x 70 centimetri  collezione MAD - Cassano

25 mar 2023

ALICE OLTRE LO SPECCHIO

 


"Elaborazione magrittiana di una foto non particolarmente studiata, in cui una bambina è colta in un attimo di spontaneità. 

Il viso è ritagliato sullo sfondo di un cielo fucsia, un cielo femminile e intenso. 

La scacchiera fuoriesce dal volto e lo taglia isolandone gli occhi - rendendo così più profondo lo sguardo da cui sembrano scaturire e propagarsi le nuvole leggere come pensieri intelligenti- e la bocca dall’espressione decisa e volitiva. 

A contrastare la geometria spigolosa della scacchiera, la farfalla nell’angolo e soprattutto il moltiplicarsi del volto della ragazza, dove il ritratto si ricompone nella sua interezza e l’espressione sembra sempre differente nonostante la ripetizione dell’immagine. 

Un complicato gioco di specchi dove si affrontano complessità e grazia"

Per il commento critico si ringrazia Donatella Donati, docente, critica d'arte e giornalista


Elaborazione digitale stampata su tela con rimandi analogici a pennarello e tempera

cm 50 x 70

Collezione Germani


13 mar 2023

ATTRAVERSO


 

Museo delle Culture del Mondo di Genova, MAD scopre delle strane terracotte precolombiane e le fotografa.

Qualche mese dopo trova in un cassetto due confezioni di modelli per pittore -presumibilmente cinesi-, databili al 2019. 

Mette insieme un po' di modelli per genere, li fotografa, li rimette insieme e li rifotografa. Più volte. Fino a che non ottiene delle posizioni che si confanno alla connessione che l'ispirazione gli suggerisce per il torso precolombiano 




Ed ecco che vede la luce qualcosa di " molto suggestivo, molto surrealista " come chiosa una sua amica, nota critica d'arte del giro romano.

Magari anche un po' inquietante.

Elaborazione digitale stampata su tela e ritoccata a matite colorate e pastelli a cera

cm 50 x 70

Collezione Cassanese

13 feb 2023

L'URLO DI MACHU (PICCHU)

 





Come spesso gli accade MAD rielabora immagini "carpite" dalle mostre  che visita inserendole in immagini prese da eventi di vita comune a cui partecipa. 


Nella fattispecie innesta una delle maschere fotografate alla mostra Oro degli Inca al Mudec di Milano su una base tratta dallo scatto notturno del castello di Rapallo fatto durante la vacanza del 2022. 
Immergendo nelle acque del Tigullio l'immagine distorta -e frantumata con un filtro cubista- della terracotta  si propone, a chi osserva l'opera, un potenziale richiamo al famosissimo Urlo di Munch, in cui un
volto emerge dall'oscurità disturbando con la gravità grottesca dell'espressione la serenità  mondana della nota località di villeggiatura ligure. 

Dell'opera esistono due versioni di differente "riflessione" entrambe commissionate e mai ritirate da una nota collezionista con galleria nel comune di Rapallo.


Da segnalare come la variazione della luce -attraverso i filtri dei colori e della loro saturazione- ottenga il risultato di ridefinire il contesto generale da idilliaco (e un po' banale) paesaggio lunare in vibrante contesto solare.




Elaborazione digitale stampata su tela e ritoccata a matite colorate e pastelli a cera

cm 50 x 30

Collezione Germani

2 feb 2023

LA CURA



Per una mostra finalizzata alla raccolta fondi per l'Ospedale Marchesi di Inzago (tema della mostra, un po' Battiato: LA CURA) MAD ha elaborato questa immagine riprendendo alcune sculture lignee di cui era da tempo in possesso, e che stavano su una mensola del suo studio quasi fossero consapevoli che prima o poi sarebbero servite. 

Per altro il manichino in legno è uno strumento molto caro all'autore, che lo ha già proposto in più opere fin dal 2018, (vedi Vitruviano, Last Summer e Padre risalendo nella galleria). 



MAD sostiene che questa rappresentazione dell'essenziale umano asettico e senza genere gli abbia sempre richiamato alla mente la sinteticità della poesia Haiku giapponese, scrittura nella quale peraltro si è cimentato più volte proponendo al pubblico di Cuggiono anche una mostra di frammenti poetici nella Green Gallery da lui creata nel parco di Villa Annoni durante periodo infausto del COVID 19 (2020) in collaborazione con l'acquarellista milanese Andrea Cuccato




Della struttura base di quest'opera esistono anche altre due versioni, una più POP e colorata, l'altra rigorosamente in bianco e nero, che tuttavia l'autore non ha mai esposto in pubblico preferendo mantenerle solo in formato digital virtuale.


"Tutta la fragilità e la fede di chi si affida al compassionevole, immenso potere di mani che curano"

Donatella Donati, docente, scrittrice, giornalista, musa fondatrice e manutentrice del sito www.avoadora.it, 


Elaborazione digitale stampata su tela e ritoccata a tempera e pennarelli colorati

cm 60 x 70

Collezione Fondazione Marchesi





8 nov 2022

RAFFA

 


Se Marilyn è l'icona pop più nota della produzione di Warhol, MAD ha deciso di riprendere l'immagine della icona pop nostrana più indiscussa, Raffaella Carrà. 

E per sottolinearne l'iconica dimensione la posiziona all'interno di un'immagine presa alla Triennale di Milano nell'ambito della mostra del collettivo italiano di design e architettura fondato da Ettore Sottsass"Mennphis Again".

A cui aggiunge come riferimento pubblicistico ( e forse anche in miominop ludico) un'immagine che nella mostra non esisteva, un quadro rappresenrante un coacervo di fagioli. Omaggio al famosissimo gioco deli anni '80 presente in Pronto Raffaella, RAI 1.


Elaborazione digitale stampata su tela e rielaborata con pennarelli e matite colorate

cm. 57 x 70

collezione Donadoni

10 giu 2022

ANTIOPE

 

Dedicata alle donne dell’YPJ, il reparto di combattenti curde del Rojava che ha sconfitto l’ISIS.  

ANTIOPE è uno dei nomi mitici della regina delle Amazzoni, sconfitta da Teseo ed Ercole nella battaglia di Themiscyra antica città -guarda caso- situata sulla costa meridionale del Mar Nero.

L’immagine copre molti riferimenti oltre a quello storico: 

a) dietro la guerriera, in terzo piano, il Brucaliffo dell’Alice carrolliana (con canonico narghilè di dotazione), riferimento al califfato del Daesh; 

b) i due pavoneggianti cavalieri turco e russo, che di fatto si prendono il merito della vittoria, minacciando al contempo il Rojava; 

c) il deserto dello sfondo dedicato al Deserto dei Tartari di Buzzati, da cui si attende un nemico che minaccia costantemente di arrivare e non arriva mai.

Fa parte della serie di opere "politiche" esposte a Cuggiono, sala della mangiatoria di Villa Annoni, nel luglio 2022, insieme ai lavori “di riciclo consapevole” di Alessio Caroli

Stampa su tela cm 55x 45 tecnica digitale con ritocchi a tempera e china

collezione privata