7 nov 2020

LA PICCOLA CAVALLERIZZA

 
Le cose visibili possono essere invisibili. Se qualcuno va a cavallo in un bosco, 
prima lo si vede, poi no, ma si sa che c'è. 
Ne "la Firma in bianco", la cavallerizza nasconde gli alberi e gli alberi la 
nascondono a loro volta.

Questa elaborazione consapevole del famoso quadro di Magritte, a lungo meditata e quasi attesa da MAD, non fonde e confonde solo la cavallerizza con un tratto particolare di bosco,  cercato e infine fotografato dentro al Parco di Villa Annoni. 

Nell'immagine entra infatti anche un'antica cartoleria di Udine ormai scomparsa (di Ida Sello, per la precisione) e oggi trasformata in museo, in cui l'autore ha fotografato la bambina a cavallo, stampa di un disegno anonimo d'inizio secolo scorso.

Quattro passaggi della stessa immagine, disegno-stampa-foto-quadro, quattro  evoluzioni tecnologiche, quattro passaggi nascosti uno nell'altro e dall'altro, come una piccola matrioska digitale. Reso con doppia filtratura cubista e olio, mirata ad ottenere un effetto pointillage ben visibile nell'originale.

Scoprendo quella cartoleria Giampaolo Dossena ebbe l'ispirazione di scrivere il particolare libro "Abbasso la pedagogia": da quel maestro di penna l'autore del quadro -MAD non Magritte- ha appreso l'arte di scrivere in modo particolare.

 Quante cose invisibili si possono celare sotto il visibile... basta avere

 abbastanza immaginazione da passare oltre quel che voleva dire l'autore

 



 

Collezione Miriani, Cuggiono cm.50x75, 

Elaborazione digitale filtrata cubista e ad olio, con ritocchi a tempera e pennarelli.



 

7 set 2020

PANORAMICA

 

Connettendo una vecchia radiografia dentistica, una foto presa dal finestrino durante un viaggio, un oggetto (forse un monile, forse un dado cavo) fotografato durante una sua visita al  Musée d'Archéologie Nationale di Saint-Germain-en-Laye vicino Parigi, una fotografia colta letteralmente al volo di un piccolo aereo da turismo e un disegno di Snoopy rubato e modificato da internet, MAD crea con questa immagine una sua interpretazione linguistica e grafica del concetto di panoramica.  

I critici più attentii hanno rilevato nella proliferazione dei dodecaedri aerei un velato ma pur importante riferimento, dato il periodo di concezione dell'opera, ad una visione metallizzata e sistemica del virus COVID 19 al momento imperante.

 

Collezione Miriani,  cm.50x75, 

elaborazione digitale con ritocchi a tempera e pennarelli.
 

1 set 2020

PICIUS

 

 

 

 Ad agosto 2020 finisce la corsa di un gatto molto amato da MAD.

Per ricordarlo come era nella sua voglia di vivere e di girellare di notte intorno alla sua casa di Cuggiono l'autore ne ha elaborato un ritratto metaforico che sottolinea  la voglia di avventura del soggetto (il cielo illuminato da un fulmine è ripreso dal suo balcone, gli occhi sono uno scatto mentre il modello stazionava facendo le fusa sulla pancia dell'amico-padrone).

 

Da uno di quegli occhi deriva anche la seconda opera in mostra qui sotto, più grafica, a cui MAD aggiunge la lettera Pi Greca, scrittura sintetica delle iniziali del gatto che per esteso riusltava all'anagrafe felina come Picius Vlad.

 

 

 


Elaborazioni digitali con inserti e correzioni a pennarello e tempera

cm 40 x 70 e 35 x 75

Collezione Donadoni

IL GABBIANO ALEX JONATHAN


 

Sulla sua handbike Alex Zanardi il 23 giugno 2020 correva sulle strade del senese per dare un ennesimo segnale di forza e coraggio a favore dello sport disabile

Una curva, un camion e la corsa finisce, ma non finisce l'impegno di quel grande uomo. 

Per darne testimonianza anche MAD qualche giorno dopo ha voluto creare un'opera che racchiuda nelle sue icone il senso di questa straordinaria vita  di comunicazione oltre che di valore morale. 

Legando, in uno straordinario paesaggio sardo (le dune di Chia Laguna, nello specifico), il suo sguardo che sorge dal mare con un primo piano di gabbiano, a ricordo di quel Richard Bach che attraverso Jonathan invitava:

„Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, e avrai anche là le stesse limitazioni che hai qui, gli stessi handicap.“

 

Elaborazione digitale con ritocchi a tecniche miste 

doìimensioni cm 40 x 70

Collezione Donadoni

„Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, e avrai anche là le stesse limitazioni che hai qui, gli stessi handicap.“

Fonte: https://le-citazioni.it/frasi/152781-richard-bach-scegliamo-il-nostro-mondo-successivo-in-base-a-cio/

 

„Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, e avrai anche là le stesse limitazioni che hai qui, gli stessi handicap.“

Fonte: https://le-citazioni.it/frasi/152781-richard-bach-scegliamo-il-nostro-mondo-successivo-in-base-a-cio/
„Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, e avrai anche là le stesse limitazioni che hai qui, gli stessi handicap.“

Fonte: https://le-citazioni.it/frasi/152781-richard-bach-scegliamo-il-nostro-mondo-successivo-in-base-a-cio/
„Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, e avrai anche là le stesse limitazioni che hai qui, gli stessi handicap.“

Fonte: https://le-citazioni.it/frasi/152781-richard-bach-scegliamo-il-nostro-mondo-successivo-in-base-a-cio/
„Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, e avrai anche là le stesse limitazioni che hai qui, gli stessi handicap.“

Fonte: https://le-citazioni.it/lavori/il-gabbiano-jonathan-livingston-1289/

26 lug 2020

BACIO FILTRATO


 

Riprendendo la famosa immagine de Gli amanti (Les Amants) dipinta da René Magritte nel 1928 e realizzato con tecnica a olio su tela (54cm x 73cm), di cui già esitono due versioni originali, questa opera vuole nella percezione dell'autore MAD da una parte celebrare il matrimonio di suo figlio Fabio con Eloisa Salerno quasi cent'anni dopo, da un'altra fermare sulla tela la consuetudine, memorabile quanto infausta, del'obblgo delle mascherine anti Covid in auge al tempo della cerimonia.

Anche in situazioni di grande intimità, ottenendo un singolare accostamento fra il filtro tra le emozioni proibite immaginato dal maestro belga e quello imposto dal virus imperante nel 2020.


Collezione Donadoni Gorgonzola, cm 38x48

stampa su tela con ritocchi a tempera

13 apr 2020

C'E' UN PACCO PASQUALE PER LEI


In tempi di quarantena (vedasi la data nella scritta in basso a destra), di consegne a domicilio e di teneri biglietti per gli auguri pasquali, MAD rompe la sdolcinata atmosfera proponendo -nelle vesti di un medico seicentesco (e non di un untore come alcuni hanno intepretato)- la rivisitazione del fattorino di Amazon, ovviamente ed inutilmente laureato come recita il cartello in alto, che consegna a domicilio un uovo pasquale.

Il becco della sopra-mascherina non serviva a spaventare, come pensavano alcuni responsabili di RSA lombarde del tempo, ma a contenere essenze ed erbe atte a limitare i cattivi odori e - forse - le goccioline di saliva in sospensione, portatrici dei virus.

stampa su tela e ritocchi a china cm 40x30
collezione Cuggiono Alta

GITA AL MARE CON MEZZI PUBBLICI





 
 "Rubando" a Lorenzo Quinn (a cui rende tributo nella scritta sopra il mezzo centrale) le sue famose mani intrecciate della biennale di Venezia, MAD costruisce un portale che permetta di viaggiare nel tempo e nello spazio per arrivare alla sua amata Silvi Marina.
Superando così le leggi del momento in cui viene creata l'opera, che non avrebbero consentito spostamenti extra comunali.

Qui, tra cespugli e gallinacci e libellule, l'autore si ferma ad ascoltare un mare sovrastato dallo scampanellìo del mezzo cittadino.

In un consapevole atto revisionista l'autore ha successivamente rielaborato l'opera (come peraltro molti grandi artisti hanno già fatto nei secoli, vedi i 28 dipinti ad olio della cattedrale di Rouen di Claude Monet realizzati tra il 1892 ed il 1894) togliendo l'inquietante figura del gallinaccio mohicano dal fondo, anche su suggerimento di una sua modella cui non piace il pollo.
In questo modo MAD ha sviluppato contemporaneamente il progetto artistico "trova le differenze" di cui è stato fondatore. Di tale progetto aveva scritto anche il manifesto collettivo, a cui avevano aderito molti importanti artisti, che tuttavia  preferirono restare anonimi, firmando comunque il manifesto con una X.

 



Elaborazione digitale con correzioni a tempera cm 50x70
collezione Miriani.

18 mar 2020

CERIMONIA DEL THE SUL TICINO INNEVATO CON AIRONE E CORMORANI CHE GUARDANO



In questa fase del suo lavoro MAD, influenzato da uno stimolo introspettivo orientato alla ricerca di se stesso -in assenza di altri- scatenato dalla quarantena virale, elabora una visione zen del paesaggio che -virtualmente- lo circonda, sapendo di non  poterlo raggiungere per colpa dei limiti legali connessi alla necessità di autocertificazione per essere fuori casa. 
E purtroppo l'arte non era in quel periodo fra le cause utilizzabili per circolare.

Così, recuperando alcune fotografie scattate anni prima, in un collage seminipponico scatena tutta la sua capacità di rappresentare uno stato d'animo nella sintesi delle immagini (usa praticamente due soli colori) e delle parole (soprattutto nel titolo).

Un'opera quasi Haiku alla base della quale stanno le parole essenziali

Ticino neve
Stanche parabole di 
Due cormorani

Il primo idegramma in alto dice davvero "cerimonia del the", gli altri forse sono invocazioni alla natura matrigna. Forse.

Stampa su tela 45x 60 cm con corrzioni a tempera
collezione Terrazzani

16 mar 2020

CONTEMPLAZIONE


Prendendo spunto in parte da un famoso quadro di Dalì e in parte dalla situazione che in quel momento di inizio 2020 stava vivendo  -insieme ad alcuni altri milioni di persone- MAD crea questo autoritratto in cui inserisce alcune sue passioni: due gatti neri che sostituiscono il cane bianco dello spagnolo, un airone ripreso al decollo e il paesaggio del Ticino, al posto di quello marino di Sitges.

Anche l'antropomorfìzzazione del soggetto umano viene modificata rispetto all'originale: se Salvador è desnudo en contemplación delante de cinco cuerpos regulares metamorfoseados en corpúsculos, en los cuales aparece repentinamente la Leda de Leonardo cromosomizada en el rostro de Gala, MAD è invece vestito davanti a sette corpuscoli che simbolicamente rappresentano il virus Covid-19 con cui pare quasi giocare, nemmeno fossero bolle di sapone da fare saltare su un panno di lana.

Ad evitare i rischi di una eventuale esplosione MAD comunque indossa precauzionalmente una mascherina chirurgica, drammaticamente di rigore in quei tempi.

Inizialmente invero aveva pensato di imitare anche nell'abbigliamento il grande catalano, ma poi realizzò, forse in un momento di lucidità, che la citazione non sarebbe stata capita, e probabilmente nemmeno apprezzata.


Stampa su tela e correzioni con pastelli a cera, 50x60 cm


collezione Miguel de Gugiones

6 mar 2020

ASIA-ALICE




Alice oltre lo specchio insieme a quella nel paese delle meraviglie è uno dei personaggi letterari che da sempre hanno incuriosito ed appassionato l'autore. 

In quest'opera, che di base parte da una fotografia fatta alla figlia di una collega-amica, galleggiante su una bolla di sapone durante un esercizio di danza circense e uno still life di vecchi pezzi da scacchiera, MAD inserisce altri due elementi fondamentali della fiaba di: il coniglio bianco con l'orologio e lo stregatto del Cheshire, quest'ultimo mutuato quasi fosse una firma pop da uno di quegli emoticon tanto usati dai ragazzini del suo tempo come base di comunicazione sintetica.

La particolare prospettiva volutamente sbagliata fra la bimba e gli scacchi è un omaggio a Magritte e al suo quadro della cavallerizza nel bosco.

Oltre che all'onirico mondo nonense di Alice.

stampa su tela con correzioni a china cm 60x50
collezione MIriani

PATTUME SPAZIALE



Riprendendo il modello già proposto in occasione dell'incontro in Villa Annoni su Leopardi, Leonardo e Luna, in cui MAD aveva rielaborato l'immagine rétro della Luna di Meliès colpita da un razzo, qui l'autore riporta nello stesso schema un altro tema di grande attualità, quello dell'inquinamento da plastica.
Con una tecnica più pittorica dell'usuale, inserendo tempere e pennarelli in modo molto funzionale.

Stavolta in ottica più punk che pop: non è il simbolo stesso del consumismo (la Coca Cola) a campeggiare sul satellite ma una bottiglietta in plastica anonima, mentre intorno alla sfera bianca girano, quasi fossero rifiuti orbitanti, parole connesse al problema come posateria, fibre, involucri... 

Il tutto scritto con una grafìa volutamente infantile a sottolineare l'ingenuità dell'immagine contrapposta alla gravità del problema.

E la lingua esibita alla Rolling Stones/ Einstein a rafforzare il mesaggio.

stampa su tela con ritocci a tempera, pennarello e pastelli a cera cm 60 x 40
collezione Povolo

3 feb 2020

LUDWIG









Nell'anno del 250° anniversario del grande Beethoven MAD decide di elaborarne un ritratto "trasparente". L'omaggio al grande autore della Pastorale si intuisce dalla chiave di basso collocata in alto a destra e anche dai caproni, inseriti nell'immagine fra la riproduzione di varie note volutamente aliene al grande autore tedesco.
L'albero nello sfondo è una quercia fotografata dal MAD personalmente in un pomeriggio brumoso all'interno del parco di Villa Annoni. 

Se è vero che Beethowen è stato uno dei compositori più popolari del suo tempo non poteva mancare un riferimento pop al tutto, concretizzato dal sorriso di Ludwig interpretato dal simbolo del massimo consumismo del ventunesimo secolo: la freccia di Amazon.

Stampa su tela e ritocchi a pennarello e pastelli a cera - 50x 60
Collezione Sant'Anna

The Wall








Questo progetto parte dal senso di angoscia che l'autore prova nel vedere, una mattina di primavera, un triciclo impigliato in un filo spinato sopra il muro di una discarica, quasi simbolo di un'infanzia infelice. Per caricare ancor più la drammaticità dell'immagine MAD inserisce allora, sopra le scritte originarie, il murale di una maschera antigas, che tuttavia nella sua evoluzione verso l'altro, come fosse un ripensamento, trasforma poi in una serie di palloncini colorati che sfumano in un cielo interrotto da fiori apparentemente di ciliegio
Stampa su tela con ritocchi a pennarello e pastelli a cera - 70x 50
Collezione San Rocco