"Un ragazzino e la sua cameretta.
Un ritratto in cui si danno reciprocamente significato il soggetto e il suo
ambiente, dove quest’ultimo è un insieme di attributi qualificativi che
definiscono, specificano, suggeriscono. Predomina l’azzurro, coniugato in varie
tonalità, a indicare uno spazio maschile, di un giovane uomo che sta costruendo
e determinando la propria identità, ma anche l’infinito, o meglio le infinite
possibilità che si spalancano davanti a un adolescente. Infatti lo sguardo,
profondissimo e intenso, è fissato su un
punto al di fuori del quadro, concentrato in una visione di futuro prossimo, di
un tempo e di uno spazio di là da venire ma già ben presenti nella mente e nei
desideri. Gli oggetti della camera, quelli che appartengono al ragazzo come
aggettivi, si ritraggono sullo sfondo o si deformano, come il computer cui lui
dà le spalle o la bicicletta surrealista nella stessa direzione dello sguardo
che però la oltrepassa come fosse invisibile. Anche lo Snoopy nelle vesti di
Barone Rosso, l’unica immagine davvero riconoscibile, pur uscendo dalla testa
del ragazzo è rivolto in direzione contraria, come un pensiero che si sta abbandonando
perché richiamati da altre voci, altre suggestioni. In questa immagine è colto
un momento di passaggio, quel delicatissimo momento di transizione tra
l’infanzia e l’età adulta in cui tutto ciò che abbiamo amato (e che per certo
torneremo ad amare) perde di definizione e si stacca da noi ritirandosi
discretamente in qualche luogo della memoria. C’è tutta una vita possibile
oltre i confini di quella cameretta, il ragazzo la osserva come il tuffatore
prima del salto, ma già il trampolino è alle sue spalle".
Donatella Donati, giornalista, critico, blogger (https://www.avoadora.it/cv-donatella-donati/)
Stampa su tela con ritocchi a tempera e pastelli a cera
cm 70 x50
collezione Germani
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