Un'immagine ricordata da un sogno, la leggerezza di una farfalla che si posa su un dito ammirando il cosmo come vi si sentisse contemporaneamente dentro e fuori. O forse, usando la potenza della leggerezza tipica dei lepidotteri, traina verso la realtà un essere non ancora completamente formato.
Quasi metafora del processo evolutivo uovo, bruco, crisalide e adulto.
Un uso di colori a volte sfumati e a volte opacamente forti, volutamente legati da una luce che promana da fonti diverse e di non sempre facile identificazione.
Una ragnatela di rami rinsecchiti e invernali cerca di contrastare (anche nell'impiego del biancoenero) quell'evoluzione verso la luce e le stelle.
Un'opera molto grafica e definita, che concede poco ai filtri artistici e proietta verso un modo di concepire l'arte digitale nuovo rispetto ai canoni finora seguiti dall'artista milanese, che in questo caso non esplicita alcun riferimento a grandi classici.
Collezione Filini
Stampa su tela con ritocchi a pennarello e tempera - cm 55x80
Nessun commento:
Posta un commento