27 ago 2021

El Aalquimista










Continuando il percorso che aveva iniziato con Cortecce e Piumaggio psy, MAD con quest'opera conclude un trittico naturale legato al Parco di cui si occupa in ottica di volontariato. 

In questo caso l'immagine  della singola piuma di pavone come fosse un fiore emergente da un piccolo vaso sembrerebbe sviluppare una citazione a metà fra la metamorfosi di Escher 
e un omaggio alla cultura alchemica di un Coelho in cui l'azzurro della base del vaso, chiaro riferimento a pozioni misteriose, va a sfumare nella multicolorità della parte alta dell'opera.

Tecnicamente interessante il passaggio dalla base quasi cubista, al filtro acquerellato del vaso alla solida e precisa, si potrebbe dire fotografica, definizione delle piume superiori.

Sviluppo digitale stampato su tela e rifinito a china   
cm 35 x 70

collezione Sant'Anna


 

24 mag 2021

MYANMAR - မြန်မာအက္ခရာ


Un'opera dedicata da MAD al Myanmar, dove i manifestanti pro-democrazia fanno il gesto delle tre dita contro le dittature militari. Ispirato alla saga di “Hunger Games” (la celebre saga di romanzi scritta da Suzanne Collins che ha conquistato milioni di fan in tutto il mondo, grazie anche alla serie cinematografica che ha reso famosa la protagonista Jennifer Lawrence)., il particolare saluto è diventato un simbolo di resistenza e solidarietà per i movimenti democratici nel sud-est asiatico. 

Il gesto è stato usato per la prima volta in Myanmar dagli operatori sanitari, poi i manifestanti giovanili hanno iniziato a usarlo in opposizione al colpo di Stato militare.

Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza nelle città di tutto il paese per chiedere il rilascio di Aung San Suu Kyi e di tutti i prigionieri politici, e la fine del governo militare. A Mandalay, la seconda città più grande del Myanmar, giovani manifestanti sono scesi in strada in motocicletta e in auto. 

In Hunger Games, il saluto delle tre dita rappresentava la solidarietà in un mondo distopico in cui i ribelli combattevano per la libertà contro un tiranno onnipotente. Il gesto è stato fatto per la prima volta in Thailandia pochi giorni dopo un colpo di Stato militare nel maggio 2014 che ha causato indignazione tra gli elettori di tutto il regno. In seguito è stato vietato.

Dopo la presa di potere militare, un piccolo gruppo di giovani manifestanti si è ammassato davanti a un affollato centro commerciale per mostrare la propria insoddisfazione. Uno dei manifestanti ha improvvisamente alzato le tre dita. “Quando questa persona ha iniziato, altri lo hanno seguito. Quindi è diventato automaticamente un simbolo anti-golpe”, ha raccontato
al Guardian Sirawith Seritiwat, 28 anni, un importante attivista thailandese a favore della democrazia che era presente all'epoca. “Sapevamo che sarebbe stato facilmente comprensibile rappresentare concetti di libertà, uguaglianza, solidarietà".

Per curiosità, la mano è dell'autore stesso, lo sfondo è il "cannocchiale" del Parco di Villa Annoni in Cuggiono


Collezione San Rocco 75b  

elaborazione digitale stampata su tela e ritocchi a tempera

cm 70 x 50





15 mag 2021

PIUMAGGIO PSY


Sull'onda di una nuova visione artistica, legata più alla forma in sè ed al colore che alla significanza figurativa, qui MAD propone la connessione fra bacche -rielaborate in modalità digitale e leggermente psicotica- e piume di pavone raccolte nel parco di Villa Annoni dove presta la sua opera di volontario.

Evidente qui la valorizzazione del meraviglioso colore cangiante che questi grandi volatili riescono a sviluppare in determinati periodi dell'anno, cristallizzato dall'artista in un momento digitale illuminato da diverse fonti di luce sovrapposte.

Collezione Magni, Cuggiono, collage di piume fotografato ed elaborato in digitale, stampato su tela  con correzioni a tempera

cm 50 x 70

LA SELVA OSCURA


 

Secondo spunto "vegetale", questa volta connesso con le celebrazioni dantesche.

In questo caso è l'intrico di un'edera seccata sul tronco e fotografata col cellulare che crea la base dell'opera. 


Ripresa e rielaborata in molte versioni, fra cui quella colorata quasi Mondriandiana che si può vedere qui accanto, MAD decide alla fine di privilegiare comunque la forma sul colore, spinto dal sintetico senso di intrico angoscioso che le correnti vegetali sviluppano nell'immagine.

Per sottolineare il collegamento col sommo poeta si leggono -incisi nell'originale a mano mentre nell'immagine qui esposta sono scritti direttamente in digitale per motivi di copyright- i primi tre versi della Divina Commedia.

Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura

che la diritta via era smarrita


Collezione Bocchi - elaborazione digitale da fotografia dell'autore stampata su tela e ritoccata a china

cm 70 x 50



CORTECCE



Dalla sua esperienza di volontariato all'interno dell'associazione Amici del Parco Annoni MAD deriva stimoli per la sua seconda opera non figurativa, dopo quella elaborata sfruttando la sovrapposizione di piume di pavone, continuando un percorso che lo porta a superare almeno per un certo periodo l'orientamento  dada pop surrealista. 

Quasi senza supporto del colore.

In questo caso il materiale che utilizza sono frammenti di corteccia accostati fra loro come fossero tessere di un mosaico, disposti su un foglio di plexiglass opaco e illuminati da quattro fonti accese un po' come fossero punti cardinali. Poi fotografati e rielaborati in digitale.

Il risultato è una forma variamente interpretabile, dal serpente allo scorpione, ad una semplice lettera  sospesa nel nulla.


Collezione Sant'Anna Sala, mosaico di frammenti lignei, fotografati ed elaborati in digitale

cm 70 x 50






10 mar 2021

ONDE CON MOSCA

 


Quasi una matrioska a due livelli quest'opera di MAD.

Primo livello: al suo interno troviamo due citazioni d'autore diverse da quelle più pop e usuali per questo autore.

1-  la mosca trompe l'oeil che rimanda -oltre al celeberrimo aneddoto di Giotto e Cimabue- anche al bel ritratto di monaco certosino di Petrus Christus (1446), ora al Metropolitan Museum di New York, in cui luna mosca inganna lo spettatore comparendo sul bordo della cornice.

2 -  神奈川沖浪裏  "Una grande onda al largo di Kanagawa",  xilografia del pittore giapponese Hokusai pubblicata la prima volta tra il 1830 e il 1831.

Secondo livello di citazione, questa volta autoriferita. 

L'immagine è infatti derivata dall'istallazione creata dallo stesso MAD, all'interno del Parco di Villa Annoni in Cuggiono, utilizzando schegge/scarti di legno prodotti dalla rottura di un grande tronco sotto il peso della neve, ritagliati e ripiantati come fossero appunto le spume di un onda. 


Elaborazione digitale con stampa su tela e ritocchi a tempera 50x70 centimetri

Collezione Annoni




19 feb 2021

GAIA
















9 gennaio 2021 alle 23,33. 

Nasce Gaia, e pesa 4 chili. 

E' la prima nipote di MAD.   

Questo autore spesso criticato per la sua visione pessimistica e angosciata dal senso della vita qui esplode in un trionfo che si potrebbe definire di speranza nel futuro, sovrapponendo nel primo soggetto a sinistra, ad un fondo quasi mondrandiano, rigidamente geometrico e colorato ma senza linee confinanti fra i diversi toni, tre immagini della bimba in sfumato neutro, trasparente e quasi orientato al trompe l'oeil. 

A prima vista compare infatti facilmente il primo volto sulla sinistra, poi appare quello sulla destra un po' più sfumato, e per finire l'occhio dell'osservatore più attento può trovare il terzo viso in basso. L'uso della fotografia quasi in negativo richiama, in ogni caso anche il riferimento -mai troppo sopito nell'autore- alla pop art warholliana.



Non contento della sua prima opera MAD reinterpreta in un secondo quadro lo stesso soggetto e con gli stessi elementi, ma stavolta in una visione più leggera e infantile, quasi didattica e scolastica, aggiungendo al soggetto della bimba ripresa un festoso stormo di cavallini a dondolo volanti.




Stampe su tela con correzioni a tempera e china 50x70 e 35x55

collezione privata



6 gen 2021

TRAMONTO OFTALMICO

 

Ultima opera della trilogia decembrina 2020. 

Il sole che scende sul mare a specchio dell'amata Silvi Marina illumina sul piano lontano un peschereccio che parte per il lavoro notturno, mentre in primo piano alcuni rami abbandonati dalla risacca sulla riva sembrano salutare uno spettacolo che va a terminare.

Il disco dorato, elaborato elettronicamente da una fotografia medica della retina dell'autore, suona come un richiamo evidente dal punto di vista emotivo alla visione nostalgica di un luogo tanto indimenticato quanto mitizzato, mentre da quello razionale riporta alla caducità della salute che con gli anni tende a declinare come in un tramonto consapevole.

Consapevole tanto del passare degli anni quanto dell'irrealtà di un occaso simile a questo su una spiaggia affacciata ad oriente: immaginazione applicata alla geografia astronomica.



Collezione Spitilli cm. 50x80

Stampa su tela con riprese ad acquerello e colori a cera.

4 gen 2021

LIGHTNESS AND POWER

 

Un'immagine ricordata da un sogno, la leggerezza di una farfalla che si posa su un dito ammirando il cosmo come vi si sentisse contemporaneamente dentro e fuori. O forse, usando la potenza della leggerezza tipica dei lepidotteri, traina verso la realtà un essere non ancora  completamente formato. 

Quasi metafora del processo evolutivo uovo, bruco, crisalide e adulto.

Un uso di colori a volte sfumati e a volte opacamente forti, volutamente legati da una luce che promana da fonti diverse e di non sempre facile identificazione.

Una ragnatela di rami rinsecchiti e invernali cerca di contrastare (anche nell'impiego del biancoenero) quell'evoluzione verso la luce e le stelle.

Un'opera molto grafica e definita, che concede poco ai filtri artistici e proietta verso un modo di concepire l'arte digitale nuovo rispetto ai canoni finora seguiti dall'artista milanese, che in questo caso non esplicita alcun riferimento a grandi classici.

 

Collezione Filini

Stampa su tela con ritocchi a pennarello e tempera - cm 55x80

3 gen 2021

MIRACOLO A FIRENZE

 

 L'esegesi di quest'mmagine merita un capitolo particolare nella storia delle opere di MAD. 

Tutto origina dalla scoperta di una decorazione natalizia  durante un trasloco fatto dal figlio Federico, che stimola nel trovatore l'idea illuminante (!) di usarla da corona luminosa in un selfie da postare poi improvvidamente su FB, come spesso succede ai "ragazzi". 

MAD non riesce a trattenersi, stimolato anche dal periodo prefestivo-natalizio, e costruisce uno sfondo fiorentino -che come sanno gli studiosi dell'autore ha un significato molto particolare per il duo padre/figlio- creando un' immagine avvolgente nella colorazione quasi psichedelica, subito ripresa in milioni di condivisioni, finalizzate a esorcizzare un 2020 degno di una preghiera particolare. 

L'effetto finale è quello di una provocazione che strizza l'occhio a certi quadri religiosi seicenteschi.

Da notare (tipico del mood post pop dell'autore in questo periodo storico) l'attento inserimento  nella veste dell'orante di una serie di loghi e riferimenti tipici del consumismo primi anni duemila, a cui fa eco la fine cura nell'inserzione in alto a destra dell'angelo centurione di Asterix-Kinder che arriva a soccorrerlo.

 

Studio grafico per una collezione di biglietti di auguri natalizi

Elaborazione digitale con ritocchi a tempera e pennarelli.